Intolleranze Alimentari
Dott. Giuseppe Di Franco
Laurea in medicina e chirurgia, iscritto all’Ordine dei Medici di Monza e Brianza
Specialista in: Allergologia e immunologia clinica – Tisiologia e malattie dell’apparato respiratorio
La valutazione comprende sintomi respiratori, dermatologici e gastrointestinali e non trascura il punto di vista delle medicine non convenzionali e le interazioni corpo-mente;
se necessario si effettuano alcuni tra questi esami diagnostici:
RAST
Prick test
Patch test
Test per le intolleranze alimentari (dosaggio delle IgG specifiche)
Il trattamento è altamente personalizzato e si avvale di consigli comportamentali e sullo stile di vita, vaccini desensibilizzanti, terapie farmacologiche e alternative
Cosa sono le intolleranze alimentari?
Le intolleranze alimentari o “allergie croniche”, rappresentano un argomento poco conosciuto a molte persone e, ancora peggio, largamente sottovalutato.
L’idea che l’allergia ai cibi o alle sostanze chimiche possa causare reazioni alterate nell’organismo è accettata da tutti, ma se viene considerato normalmente che le reazioni si presentano come reazioni cutanee, edemi, raffreddori, asma ecc., ciò che ancora “raramente” viene considerato è che le allergie e le intolleranze alimentari possano provocare alterazioni a carico di qualsiasi organo, apparato o sistema, comprese le funzioni caratteriali e comportamentali.
Il meccanismo che causa lo scatenamento di queste manifestazioni si deve ricercare nell’alterata reazione del sistema immunitario.
E’ importante comprendere che le reazioni tossico-allergiche agli alimenti e alle sostanze chimiche si possono presentare in forma “mascherata”; ovvero, se una persona assume quotidianamente un alimento a cui potrebbe essere intollerante, non sospetterebbe mai la causa dei propri disturbi, anche cronici; questa persona potrebbe addirittura avvertire una sensazione di temporaneo benessere, dopo un pasto comprendente quello specifico alimento.
In altre parole, il mascheramento è la riduzione o la scomparsa dei sintomi che si verifica dopo l’assunzione del cibo al quale si è intolleranti; all’opposto, l’astensione da un determinato alimento potrà causare una vera e propria “sindrome da astinenza”, con il ripresentarsi dei sintomi cronici, anche in forma acuta. Il fenomeno potrebbe avere una durata di 3-4 giorni, cioè il tempo necessario all’organismo per eliminare nuovamente le tossine alimentari.
Le intolleranze alimentari possono presentarsi fin dall’età dello svezzamento, ma di solito si sviluppano come risultato di ripetute assunzioni del cibo in questione. Una volta che si è instaurata l’intolleranza alimentare e/o chimica, ogni assunzione, pur se intervallata, darà una reazione istantanea e poco piacevole; ciononostante, nel caso in cui si continui ad assumere l’alimento con regolarità, l’organismo tenderà ad adattarsi a esso per un meccanismo d’assuefazione e inconsciamente sarà portato ad assumerlo in dosi sempre più frequenti.
Indagare le intolleranze e le allergie alimentari è un aspetto che non va trascurato sia perché si possono verificare stati di malessere subclinico (in assenza di manifestazioni cliniche importanti quali orticaria, angioedema, dermatite, celiachia ecc.), sia perché spesso si verificano espressioni cliniche sotto forma di dermopatie.
Gli alimenti responsabili dell’intolleranza e dell’allergia alimentare sono, in ordine di frequenza, il gruppo delle noci e dei semi (caffè, cacao, piselli, fagioli, lenticchie, fave, fagiolini, noci, nocciole, mandorle, arachidi, olive, soia, semi di girasole), il latte e i suoi derivati, i cereali, l’uovo, il pesce, il maiale, il pollo, il coniglio, la carne bovina, la cipolla, i ribes, i lamponi, le more, l’uva, gli agrumi, le mele, le pere, le ciliegie, le pesche, insomma alimenti largamente rappresentati nell’alimentazione quotidiana.