La rinite cronica, cioè l’infiammazione cronica del naso, è più diffusa di quanto si possa pensare, più del 60% della popolazione italiana (sia adulta che pediatrica) soffre di disturbi nasali di vario tipo che si manifestano con diversi sintomi spesso di importante entità.
Naso chiuso o che cola, russamento notturno, tosse stizzosa, sensazione di corpo estraneo faringeo, ovattamento auricolare, difficoltà a percepire gli odori e fastidiosi starnuti sono solo alcuni dei sintomi più frequenti.
Esistono principalmente 2 grandi famiglie di riniti croniche: le riniti allergiche e le riniti non allergiche (o cellulari).
Le riniti allergiche dipendono da una reazione dell’organismo ad uno stimolo allergico che può essere stagionale (es. Graminacee o l’Ambrosi) o perenne (es. Acaro o Pelo di Gatto). Possono inoltre associarsi ad asma, a poliposi nasale e ad allergie alimentari.
Le riniti non allergiche si manifestano in modo simile alle allergiche ma non presentano una correlazione con un determinato allergene e per individuarne la natura è necessario un esame specifico (citologia nasale). Si differenziano infatti in base al tipo di cellule che si riscontrano sulla mucosa nasale ed hanno un andamento cronico (spesso i sintomi durano tutto l’anno). Solitamente possono essere associate a reflusso gastro-esofageo, al fumo, agli inquinanti ambientali e, se non adeguatamente trattate, portano a poliposi naso-sinusale.
Per una corretta diagnosi è necessario effettuare uno Screening Rinoallergologico completo oppure una Visita Rinologica e sarà poi lo specialista ad indicare gli approfondimenti necessari:
– Prick tests per inalanti
– Citologia nasale
– Endoscopia nasale
Curare le riniti è possibile ma è importante una corretta diagnosi per individuare il quadro specifico e impostare così una terapia mirata, atta ad annullare i sintomi e prevenire le possibili complicanze come asma e poliposi.