Chirurgia vascolare
Cos’è …?
La chirurgia vascolare si occupa della diagnosi di patologie arteriose quali: arteriopatia obliterante sclerotica degli arti inferiori (claudicatio intermittens e ulcere degli arti inferiori), arteriopatie del distretto carotideo e patologie aneurismatica dell’aorta addominale. Per la prevenzione dell’ictus ischemico viene eseguito l’esame TSA (EcocolorDoppler alle carotidi) che permette di valutare precocemente l’eventuale presenza di placche carotidee e di impostare un programma terapeutico adatto.
A cosa serve la visita?
La visita di chirurgia vascolare permette di analizzare la struttura, il funzionamento e la presenza di eventuali patologie nel sistema sanguigno e nel sistema linfatico.
Cosa sono i trattamenti sclerosanti?
Essenzialmente, la scleroterapia è una tecnica terapeutica basata sull’iniezione, all’interno dei vasi sanguigni da trattare (che possono essere arteriole, capillari, vene o venule) una sostanza lesiva (detta comunemente soluzione sclerosante) in grado di causarne la chiusura e il successivo collasso; una volta che questo è avvenuto, il flusso sanguigno imbocca vie sanguigne alternative.
In alcuni casi, si ricorre alla scleroterapia per trattare le malformazioni dei vasi linfatici.
Prima di effettuare il trattamento, il paziente deve sottoporsi a un’accurata anamnesi e a uno scrupoloso esame obiettivo.
Si tratta di una tecnica praticamente indolore (gli aghi ipodermici utilizzati hanno un calibro ridottissimo); nel caso di soggetti particolarmente sensibili è possibile ricorrere all’utilizzo di una pomata anestetica.
In moltissimi casi si ricorre alla scleroterapia per scopi fondamentalmente estetici; molto praticati sono infatti i trattamenti delle poche estetiche varici sulle gambe o delle teleangectasie presenti sul volto. È però vero che, in altri casi, questa procedura viene usata per risolvere quelle malformazioni (sia linfatiche che vascolari) che sono causa di bruciori, gonfiore, dolore e crampi.
Una seduta di scleroterapia viene generalmente effettuata in ambito ambulatoriale e, come già accennato, non richiede anestesia. Le sedute hanno generalmente una cadenza settimanale o quindicinale.
La durata di una seduta non è particolarmente lunga; per le iniezioni occorre circa un quarto d’ora, mentre per le fasi successive servono 15-20 minuti circa.